Tontenano

Villaggio

Tontenano è un piccolo agglomerato urbano ubicato in un’area compresa tra San Leolino, Capannole e Pogi, area che nel medioevo faceva parte del Viscontato dei Guidi in Valdambra. Il toponimo potrebbe derivare da un nome proprio etrusco “TONTIUS” o “TUNTNA”; se questa supposizione fosse esatta dimostrerebbe una probabile frequentazione antropica del luogo nel periodo etrusco. Tontenano fu signoria dei conti Guidi del ramo di Porciano a cui apparteneva il conte Guido di Tegrimo che nel 1255 si sottomise al Comune di Arezzo con tutti i sui castelli della Valdambra, tra cui quello di Tontenano. La chiesa è dedicata a San Michele ed è già attestata nel XII secolo, infatti nel privilegio di Papa Anastasio IV del 1154 si riconosce l’appartenenza di “S. Michaelis de Tuntinano” alla Badia di Agnano. Attualmente la chiesa non possiede più i suoi caratteri architettonici originali essendo stata ristrutturata nel XX secolo in stile neogotico. Nel XIX secolo Tontenano faceva parte delle proprietà della facoltosa famiglia Magiotti di Montevarchi.
Nella zona immediatamente a sud dell’agglomerato si trova la località denominata Fonte Lattaia, probabile luogo di culto precristiano della “lattazione”, nella quale dovevano recarsi le puerpere del territorio. Questa congettura è confermata dal ritrovamento nel detto luogo di vario materiale fittile votivo e di una statuetta in terracotta di epoca preistorica raffigurante una figura d femminile con gli attributi sessuali molto pronunciati.

Il Museo Virtuale della Valdambra è un progetto del Comune di Bucine e dell'Associazione la Valle dell'Ambra