Monteleoni

Insediamento romano

In tutta l’area di Monteleoni e Castel Vecchio è presente dispersione di frammenti fittili di vari periodi, sia sul pendio ad est della chiesa sia sulla sommità del poggio stesso. A partire dal 1993 fino al 1995 sono stati realizzate nella zona alcune indagini sistematiche per riuscire a comprendere le dinamiche dell’insediamento antico, profondamente alterato dalle attività delle cave. I risultati hanno dimostrato la presenza nell’area di una realtà insediativa databile tra la metà del I secolo a.C. e I secolo d. C.. Sono stati rinvenuti numerosi manufatti a carattere idraulico, elementi riconducibili a strutture murarie e abbondanti resti di coperture riferibili ad abitazioni. Per quanto riguarda i materiali sono stati recuperati numerosi frammenti di dolia, vasellame da cucina e da mensa e pesi da telaio. Tutti questi elementi sembrano indicare una realtà insediativa a carattere rurale con funzione abitativa e agricola. Inoltre sono stati messi alla luce numerosi pozzi, che risultano realizzati con materiali lapidei di provenienza fluviale e tracce di sistemi per la raccolta e la conservazione delle acque funzionali alla sopravvivenza della comunità e all’irrigazione dei campi coltivati. Sul fondo dei pozzi sono stati recuperati numerosi frammenti di anforacei quasi tutti ricomponibili per intero, e due recipienti metallici che potrebbero indicare l’attingimento e il trasporto dell’acqua per uso domestico.

Il Museo Virtuale della Valdambra è un progetto del Comune di Bucine e dell'Associazione la Valle dell'Ambra