Pogi

Castello medievale con continuità abitativa

Il centro demico di Pogi si colloca nei pressi di Bucine in una piccola altura delimitata dal torrente Ambra il cui accesso è garantito da un ponte medievale sul torrente, che poggia su pilastri di una precedente struttura di origine romana. Il castello di Pogi è documentato a partire dal XIII secolo e si è certi che fino al 1261 appartenne agli eredi di Alberico e di Alberto di Pogi. Nella seconda metà del duecento il castello viene allibrato al Comune di Arezzo, ma rimase sempre di proprietà dei conti Guidi almeno fino al 1331, mentre nel 1336 si sottomise alla Repubblica fiorentina. Dalla lettura delle fonti documentarie è possibile ricavare informazioni sull’organizzazione del castello tra XIII e XIV secolo. Il centro fortificato possedeva un circuito murario possente realizzato con elementi litici di media e grande pezzatura semplicemente sbozzati e posti su corsi orizzontali. Di tale circuito murario rimangono tracce soprattutto sulla parte est della collina per un tratto di 13 metri per un’altezza di circa 4 metri. Le fonti inoltre indicano la presenza all’interno del castello di due torri e di un palazzo, dimora del signore, ubicato tra di esse. Il castello possedeva due porte di accesso, di cui di una sono presenti labili tracce nel tessuto urbano del settore meridionale. All’interno del circuito murario era presente anche una chiesa intitolata a San Lorenzo, poi divenuta di San Donato a seguito del trasferimento all’interno del castello dell’intitolazione della chiesa di San Donato a Scei, avvenuta con molte probabilità nel corso del XV secolo.

Il Museo Virtuale della Valdambra è un progetto del Comune di Bucine e dell'Associazione la Valle dell'Ambra